giovedì 1 settembre 2016

esperimenti di permacultura: parte seconda

Vi ricordate quando ho parlato della permacultura e del mio orto che si autogestisce? Oggi ho tirato su la paglia dalle patate ed ecco il risultato:

Cosa ne dite? A me sembra un gran successo!
Il rendimento é sicuramente inferiore rispetto alla coltivazione tradizionale, però bisogna sempre fare un rapporto costi/benefici per poter apprezzare veramente il risultato; come vi ho già accennato il lavoro più consistente é stato realizzare l'aiuola d'accumulo con le sponde in fango, paglia, cartone e carta straccia, che si é mantenuta egregiamente nonostante le piogge, anzi mi sembra più solida di prima; i rifiuti da compostare ovviamente non li considero un lavoro, visto che scaricarli nell'aiuola o nella compostiera non fa certo differenza; la paglia era comunissima erba tagliata dal giardino, anche a più riprese ed ammucchiata tra gli strati di compost ( esattamente come farei nella compostiera); le patate erano quelle dimenticate in un angolo della cantina che han iniziato a germogliare spontaneamente e non sarebbero state comunque commestibili; non ho dovuto innaffiare se non alla semina, cioè quando ho lanciato le patate malandate nell'aiuola e le ho coperte di uno strato abbastanza spesso di paglia, e poi circa un mese dopo, quando le piantine sono spuntate e ho messo un altro strato d'erba secca, giusto per inumidire ancora il substrato, poi il resto l'ha fatto la natura, io mi sono solo limitata a raccogliere i frutti ed é stato meraviglioso! Da 15 patate ormai inutilizzabili ho ricavato quasi 4 kg di patate, non molto grandi, é vero, ma pur sempre a costo zero! Non ho dovuto vangare, zappare, concimare, portare carriole di letame, innaffiare costantemente, tenere pulito da erbacce, e soprattutto, non ho dovuto zappare per tirare fuori i frutti di tanto lavoro, che di solito riducono ulteriormente la resa visto che molte finiscono tranciate in due dal tridente..ooops... Qualcuno fa altri esperimenti nell'orto e vuole condividerli con me?

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