mercoledì 23 novembre 2016

Veg Pancake

Stamattina qui c'é allerta rossa, le scuole sono chiuse, la mia macchina non ne ha voluto sapere di partire, in compenso, per ora neanche l'ombra di una goccia d'acqua...e pazienza, me ne starò a casa...e quale modo migliore per raddrizzare una giornata storta se non iniziare con una buona colazione? Stamattina avevo voglia di pancake, e ne ho creato la mia personale versione adatta agli allergici e vegani, sono semplicissimi e velocissimi:

ingredienti per circa 12 pezzi
15g di non-uovo in polvere e 70ml d'acqua a temperatura ambiente
15g di olio di riso
125g di farina 00
6g di lievito per dolci
20g di zucchero integrale di canna
200ml di latte di soia
cannella o vaniglia q.b.

sciogliete la polvere di non uovo nell'acqua in modo da non formare grumi, aggiungete tutti gli altri ingredienti tranne il latte vegetale che dovrete versare poco per volta come ultimo componente stando attenti a non formare grumi, ottenuta la pastella potete riscaldare una padella antiaderente e versare un paio di cucchiai alla volta di composto, quando inizia a fare le bolle in superficie é il momento di girare la frittella con una spatola e togliere dal fuoco dopo 15/20secondi, dovrete regolarvi in base a quanto le volete cotte. Fatene una pila e conditele con sciroppo d'acero, o marmellata di agrumi o salsa al cioccolato, o qualunque cosa vi suggerisca la fantasia. Buona giornata!

venerdì 4 novembre 2016

"Donne dagli occhi grandi" Angeles Mastretta

Sono stata attratta dalla copertina e dal titolo di questo libro appena é entrato nel mio campo visivo in un mercatino dell'usato. Non ho neanche letto la seconda di copertina, ho deciso di prenderlo con me al primo istante.
Sono 37 racconti di donne di Puebla, cittadina del Messico, alcuni sono molto sbrigativi, la maggioranza sono semplicemente molto intensi anche se brevi. Uno spaccato di una società passata e delle sue donne, con le loro passioni, le loro delusioni, le famiglie, le malattie e la morte, storie quotidiane di donne dagli occhi grandi appunto, e del loro (del nostro) modo di affrontare la vita.
 L'ho trovato molto piacevole da leggere, scorrevole, tanto da essermi messa in cerca di altri scritti della stessa autrice, ecco alcuni passaggi:
"Lo sguardo perduto nel patio, un giorno di pioggia come tanti altri, la zia Fernanda scoprì finalmente la causa esatta del suo smarrimento: la cadenza. Era proprio quello, perché tutto il resto era al suo posto. Era la maledetta cadenza a farle perdere la testa. La cadenza, quell'indecifrabile dettaglio che fa sì che qualcuno cammini in un certo modo, parli con un certo tono, guardi con una certa calma, accarezzi con una certa esattezza."
"Il fidanzato di Clemencia Ortega non sapeva che vaso di follia e di passioni stesse scoperchiando quella notte. Lo prese come fosse marmellata e lo aprì, ma da quel momento tutta la sua vita, il suo tranquillo andare e venire nel mondo, con il suo abito inglese e la sua racchetta da squash, si riempì di quel profumo, di quell'atroce bevanda, di quel veleno."
"La zia Daniela s'innamorò come s'innamorano sempre le donne intelligenti: come un'idiota."

Buona lettura!
Con questo post partecipo al Venerdì del libro di Homemademamma.

lunedì 24 ottobre 2016

Marmellata di castagne, vaniglia e rhum

Finalmente sono arrivate le castagne! E come ogni autunno qui si prepara la marmellata, procedimento laborioso e noioso che però regala sempre immense soddisfazioni nel risultato finale.
ingredienti per circa 1,5kg di marmellata:
1,5kg di castagne
0,75kg di zucchero
200ml di acqua
1 cucchiaio di vaniglia in polvere
1 bicchiere di rhum bianco

incidere la buccia delle castagne e metterle a bollire in abbondante acqua, per almeno 30minuti, spegnere il fuoco e scolarne un paio per volta, sbucciarle e pelarle ancora molto calde, passarle al passaverdura. Preparare lo sciroppo facendo sciogliere lo zucchero nell'acqua, poi aggiungerlo alla purea di castagne, mescolare, aggiungere la vaniglia e riportare sul fuoco per altri 20 minuti sempre mescolando, controllate la consistenza, se vi soddisfa aggiungete il rhum abbassate la fiamma al minimo e continuate a mescolare finché non sarà quasi completamente evaporato. Invasate in vasetti sterili a chiusura ermetica ancora bollente, lasciateli capivolti fino a quando non saranno freddi.
É buonissima! E se le castagne le andate a raccogliere nel bosco, oltre che fare qualcosa di sano e divertente, abbatterete i costi.
Quanto abbiamo speso? Per 1,5 kg circa 1,5€. Mediamente un vasetto del supermercato da 250g costa 3,50€.

venerdì 21 ottobre 2016

"C'è un ladro in fattoria!" Antonella Ossorio e Francesca Assirelli

Ecco un bel libricino da leggere con i bimbi, di qualunque età, della serie "bollicine" edito da Giunti Kids;
una lunghissima filastrocca in rima alternata che narra la disavventura del gallo Ludovico, alla fattoria del Pioppo.
L'oca Anita si sveglia insospettita da un insolito silenzio, trova il gallo Ludovico avvilito e muto, qualcuno gli ha rubato la voce durante la notte! L'oca Anita inizia subito le indagini, interroga il gatto, il maiale, il cane,la mucca, l'asino e il tacchino, ed infine la Capra Berenice che confesserà il misfatto ma a causa di un'ottima ragione, voleva dormire fino a tardi! Risolto il mistero, la capra dovrà chiedere scusa a Ludovico e restituirgli il maltolto.
I disegni sono molto colorati, semplici eppure dettagliati, molto carina l'umanizzazione dei personaggi; il ritmo della filastrocca é piacevole e si presta ad una narrazione fatta con l'aiuto di burattini, da notare che nella terza di copertina ci sono le sagome da ritagliare dell'oca Anita e del gallo Ludovico, un'idea in più, ma per bimbi un po' più grandi potrebbe essere disegnare e ritagliare anche gli altri personaggi e farne un teatrino.
Bel libricino, noi lo usiamo con gli animali della fattoria in peluche ed é molto apprezzato dal Nano.
Con questo post partecipo ai mitici venerdì del libro di Homemademamma!

martedì 11 ottobre 2016

Portulaca sott'aceto



In questi ultimi tempi ci siamo dedicati alla raccolta e preparazione delle erbe spontanee, alcune insospettabilmente buone. Una delle più note e facilmente riconoscibile é la Portulaca, una succulenta spontanea che nei dintorni spunta sempre un po' ovunque tra luglio ed agosto, ha un portamento strisciante e tappezzante, piccoli fiori chiari e microscopici semini neri. Si utilizza per lo più nelle insalate, a crudo, o anche cotta nei ripieni o nelle frittelle visto che ha un sapore simile agli spinaci. Se però vogliamo stupire con una conserva un pochino insolita possiamo metterla sott'aceto e servirla come antipasto o contorno. Il procedimento è estremamente semplice, raccogliete i rametti più giovani e teneri della pianta, sciacquateli per eliminare ogni traccia di terra, portate ad ebollizione una soluzione di aceto e acqua al 50% , sbollentate la portulaca per circa 3 minuti, scolatela ed asciugatela, riporla in vasetti sterili intervallati da fettine di aglio e chiodi di garofano, ricoprire con aceto di mele e chiudere, attendere circa due settimane prima di consumare, si conserva almeno 6 mesi chiuso ermeticamente. Buon raccolto!

giovedì 29 settembre 2016

Bavaresi bicolori

Questi dolcetti dal sapore autunnale sono il frutto della rielaborazione della "bavarese al caramello" tratta dal libro 'Dolci Vegolosi', sempre fonte di ispirazione e che consiglio caldamente a chi fosse interessato a dolcetti semplici da realizzare ma sempre ricercati.
ingredienti per 4 stampini in silicone tipo muffin
100ml di panna vegetale
50 g tra mandorle e nocciole, ammollate per una notte e spellate
250ml d'acqua bollente
50g di cioccolato fondente autoprodotto
30g di zucchero di canna integrale
30g di malto di riso
1 cucchiaino scarso di agar-agar

per prima cosa preparare il latte di mandorle e nocciole versandole nel frullatore insieme all'acqua bollente e frullando per alcuni minuti, filtrate su un colino a maglie strette, tenete da parte un cucchiaio di okara che servirà per dopo.
Mettete a sciogliere a bagnomaria il cioccolato con il malto e 50ml di latte di mandorle e nocciole.
A parte sciogliere il resto del latte con l'agar-agar, la panna, lo zucchero e un cucchiaio di okara. Far sobbollire per 3 minuti.
Dividete quest'ultimo composto in due parti uguali, la prima versatela direttamente negli stampini, mentre la rimanente nel cioccolato fuso.
Quando il primo composto negli stampini si sarà abbastanza rassodato versare la parte al cioccolato e far raffreddare per poi passare almeno 3 ore in frigo.
Durante questa fase prestare molta attenzione a non far vibrare o prendere scossoni ai composti in via di solidificazione, l'agar-agar tende a liquefarsi.
Una volta solidificati potete toglierli dagli stampi e decorarli a piacere, ad esempio con del caramello.
Quanto abbiamo speso?circa 2€ per 4 porzioni.


sabato 24 settembre 2016

Pane rustico ai semi

Volete un pane un po' diverso ma semplicissimo da realizzare? Eccolo! Se ne preparate in abbondanza potete tagliarlo e congelarlo per averne sempre a disposizione.
ingredienti:
250g di farina integrale bio
250g di farina tipo 0
2 cucchiai di malto d'orzo
1 bustina di lievito di birra secco o un cubetto di quello fresco
2 cucchiai di semi di lino
2 cucchiaini di semi di papavero
2 cucchiaini di semi di sesamo
1 cucchiaino di sale
acqua per l'impasto

sciogliere il lievito in mezzo bicchiere d'acqua e lasciarlo riposare 20 minuti, aggiungere le farine ed iniziare ad impastare, aggiungere sempre impastando il malto, il sale ed un cucchiaio di semi di lino, aggiungere acqua fino ad ottenere un composto appiccicoso ma sodo, lasciar lievitare al riparo da correnti coperto con un canovaccio per un paio d'ore o fino al raddoppio del volume. Tostare in una padellina i semi di sesamo e papavero prestando attenzione a non bruciarli, appena raffreddati mescolateli ai semi di lino rimasti.
Al raddoppio dell'impasto trasferirlo in un'ampia teglia e ricoprirlo con i semi, lasciar lievitare coperto ancora un'ora, poi infornare a 200 gradi per 15 minuti e a 175 gradi per altri 5 minuti (il cambio di temperatura va fatto quando inizia a dorare in superficie).
Quanto abbiamo speso? Circa 0,75€ per 600g di pane, se lo andate a comprare questa é una delle tipologie più care, dal mio panettiere l'avrei pagato almeno il doppio!