Questa settimana ho scelto un libro non troppo leggero, non sono molto in vena di festeggiamenti e giocoforza il mio pessimo umore si riflette anche sulle letture.
Anna é una ragazza 27enne viziata e infantile, che a causa di cattive compagnie viene condannata dai servizi sociali a lavorare in una libreria del ghetto di Roma. L'incontro con l'anziana proprietaria, Cristina, non é certo idilliaco. Arrabbiata e scostante la prima, fredda e distaccata la seconda. Ma entrambe sono accomunate dalla passione per i libri e per la storia e questo le farà avvicinare moltissimo. Anna deve tenere un diario di questa esperienza che dovrà consegnare allo psichiatra per la riabilitazione, ed é proprio questo diario che leggiamo. La ragazza trova un plico di lettere d'amore indirizzate a Cristina, le legge a sua insaputa, vengono quasi tutte da un campo di concentramento in Germania. In ragione dell'avvicinamento tra le due protagoniste Anna parte per Berlino, con la scusa di alcune ricerche per la sua tesi, ma in realtà sta cercando l'antico amore di Cristina, scopre particolari sconvolgenti sui campi di sterminio, ed un tassello per volta finalmente riesce a trovare quello che stava cercando.
Nel diario si legge anche la crescita e l'evoluzione psicologica della ragazza che alla fine del romanzo appare con una nuova consapevolezza della vita.
É un libro non troppo leggero in alcune parti, soprattutto se come me avete qualcuno che in quei campi c'è stato e vi ha raccontato orrori indescrivibili, alcuni brani sembravano quasi i racconti di mio nonno, interessante l'espediente letterario con cui viene narrata la storia, mi é sembrato un libro valido, da leggere, ma non a cuor leggero.
Buona lettura.
Con questo post partecipo al "Venerdì del libro" di Homemademamma!